Studio Rigato
25/07/2025

Aspetti fiscali e partita IVA per content creator e influencer

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Data

25/07/2025

Categoria

News

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3 minuti

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Aspetti fiscali e partita IVA per content creator e influencer

Chi sono i content creator e gli influencer

Nel panorama digitale contemporaneo, content creator e influencer sono figure sempre più presenti.

  • Il content creator è chi realizza e pubblica contenuti originali, spesso per conto terzi, su piattaforme digitali, senza necessariamente rivolgersi a un pubblico molto vasto, ma con una forte specializzazione.

  • L’influencer, invece, sfrutta visibilità e seguito per promuovere brand o prodotti.

Queste due figure a volte si sovrappongono, lavorando insieme o in modo ibrido, tra creatività e marketing.

Partita IVA per content creator e influencer: le principali fonti di reddito online

Un content creator o un influencer può guadagnare in diversi modi:

  • Ricavi pubblicitari diretti da piattaforme (es. YouTube, TikTok);

  • Sponsorizzazioni con brand locali o nazionali;

  • Donazioni o abbonamenti su piattaforme come Patreon o Twitch;

  • Vendita di merchandising o contenuti premium.

Queste entrate, se regolari, richiedono attenzione fiscale per evitare sanzioni.

Partita IVA e codice ATECO per content creator e influencer

Dal 2025 è disponibile il codice ATECO 73.11.03 – Attività di influencer marketing, pensato proprio per identificare l’attività di influencer e creator. Si tratta di un passo avanti per distinguere correttamente queste professioni e regolare il loro trattamento fiscale e contributivo, evitando inquadramenti errati.

Partita IVA e inquadramento previdenziale per content creator e influencer

Se l’attività è svolta in modo abituale e continuativo, chi opera come content creator o influencer deve aprire partita IVA. Le casistiche principali previste per il 2025 sono:

  • Lavoro autonomo: per chi gestisce autonomamente i contenuti e monetizza tramite donazioni, abbonamenti o vendite dirette. In questo caso è necessario aprire una partita IVA con codice ATECO 73.11.03 e iscriversi alla Gestione Separata INPS.

  • Prestazione occasionale: è ammessa solo se i compensi annui non superano i 5.000 euro. Oltre tale soglia, scatta l’obbligo contributivo alla Gestione Separata INPS.

  • Attività imprenditoriale: se l’attività diventa strutturata (es. gestione di un team, vendita sistematica di prodotti), è richiesta l’iscrizione alla Camera di Commercio e l’inquadramento nella Gestione INPS Commercianti, con versamento di contributi fissi trimestrali.

  • Contenuti su commissione: se i contenuti sono realizzati su incarico di terzi (es. brand, agenzie), si applica l’inquadramento nel Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS), con obblighi aggiuntivi per il committente come versamento contributi, certificato di agibilità e comunicazioni obbligatorie.

Conoscere la propria posizione è fondamentale per evitare irregolarità e scegliere il corretto regime fiscale e previdenziale.

Partita IVA per content creator e influencer: gli errori fiscali da evitare

Molto spesso, content creator e influencer possono incorrere nel rischio di sanzioni a causa di un’apertura tardiva della partita IVA, contributi non versati o non dichiarati, contratti non formalizzati e uso improprio della prestazione occasionale per attività continuative.

Prevenire è meglio che correggere: se hai da poco intrapreso una carriera come content creator e influencer, è fondamentale essere in regola fin dall’inizio.

Partita IVA per content creator e influencer: iniziare nel modo giusto

L’attività di content creator e influencer può diventare una vera professione se impostata correttamente. Con un codice ATECO dedicato, una gestione previdenziale chiara e un consulente fiscale esperto del settore digital, è possibile operare legalmente e con efficienza. Se stai iniziando o vuoi regolarizzare la tua posizione, rivolgiti al nostro studio e fissa subito una consulenza dedicata.

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